mercoledì 29 aprile 2020

Dialogo #5 Sbagliare, ma con metodo



- Ciao Eli, come va?
- Ciao Fede, che bello sentirti... Bene, bene, stavo leggendo un po' di notizie su internet...
- Ma tu ci capisci qualcosa in tutti quei numeri e quei grafici che fanno vedere sul contagio?
- Io sì, abbastanza, perché?
- Io veramente ci capisco poco. Come si fa a capire? Bisogna essere dei matematici, degli scienziati, non so...
- Un po' hai ragione, ma un po' penso che dovremmo fare uno sforzo per capire, è importante. Quando una cosa è spiegata bene, alla fine anche se è molto difficile, tutti sono in grado di capirla, con un po' di impegno. 
- I numeri mi fanno girare la testa, e poi mi mettono angoscia, preferisco non pensare.
- Non sono d'accordo, non pensare non è proprio la soluzione, io credo che pensare sia l'unica risorsa che abbiamo, soprattutto in momenti critici come questo. Usare il cervello, quello che sappiamo, informarci, capire, essere prudenti, non farci prendere dallo sconforto, ma confrontarci, parlare.
- Mah, io non ho tanta voglia... e poi gli esperti...non ti sembra che nemmeno gli scienziati e tutti quei super esperti ne sappiano molto? Possibile che siamo riusciti ad arrivare sulla Luna e non sappiano combattere questo virus? Che non ci sia ancora un vaccino e che non si sa quando ci sarà? Io non ci posso credere!
- Hai ragione, Fede, ma non mi stupisco. Gli scienziati sono persone come noi, fanno ipotesi, ci sbattono la testa, sbagliano, riprovano, a volte ci prendono, a volte no. E allora ricominciano. Come facciamo tutti. Certo, hanno una grande responsabilità, c'è in ballo la vita di tutti, anche la loro, tra l'altro. Poi leggevo questa cosa della revisione nella comunità scientifica praticamente se uno scienziato fa una scoperta la sottopone subito a tutta la comunità degli altri scienziati e scienziate che si occupano di quella questione e così loro verificano il metodo, provano anche loro a ottenere gli stessi risultati e così la verificano. Anche per quello ci vuole tempo, bisogna essere sicuri, gli errori ci possono essere, e allora si ricomincia per capire in quale punto si è sbagliato, e correggere. E tutta la comunità collabora per ottenere lo stesso risultato. Affascinante, no?  Mia sorella ha questo libro con un titolo che mi è sempre piaciuto: La ricerca non ha fine. Parla proprio della scienza e del fatto che non si finirà mai di capire e anche di sbagliare, ma con metodo! Non è che l'ho letto, mi sono fermata alla terza pagina, troppo complicato, ma quel titolo mi è tornato in mente in questi giorni. Dobbiamo essere forti e determinati, sapere che quel che possiamo fare è studiare, fare ipotesi, vedere se funzionano e se non funzionano cambiare strada. Lo facciamo noi, lo fanno gli scienziati. Fine della storia. Comunque dài, parliamo d'altro adesso...
- Sì, ok, però hai ragione, è interessante questa storia del metodo scientifico, in fondo è un po' come cucinare: io la settimana scorsa ho fatto una torta e non è venuta tanto bene, allora ho chiesto a mia madre e insieme abbiamo cercato di capire in quale punto avevo sbagliato, abbiamo pensato che avevo messo poco lievito, allora ieri ho fatto la stessa procedura, ho messo più lievito e oggi è venuta buonissima. Anzi, adesso che ci penso vado a fare merenda....
- Ok Fede, buona merenda allora... ci sentiamo domani?
- Sì, certo, ciao Eli. Un bacio.

E tu? Che cosa pensi della scienza? Ti fidi di dottori, dottoresse, scienziate e scienziati? E ti sembra utile cercare di capire quello che stanno facendo per trovare delle soluzioni?  Tu ti informi? O preferisci non pensarci troppo? Scrivi la tua opinione, se ti va.

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