martedì 10 novembre 2020

Questi giorni...

 Era un giorno qualunque... o forse no.

Avevo un torcicollo ma mi sembrava normale date le manovre strambe che effettuo prima di dormire.

Poi debolezza, dolori tremendi, tosse e il tentativo di dormire; mi son ritrovato sul mio letto... da 35° a 38°. Ho trascorso i primi due giorni isolato dai miei stessi familiari: una mamma disperata e due fratellini divertiti dalle mie battute per sdrammatizzare la situazione.

Finalmente il terzo giorno sono migliorato drasticamente: non avevo dolori (se non alla testa) ma un' altra stranezza si è fatta avanti... non sentivo i sapori.

Ho fatto un tampone rapido; la disperazione si respirava di nuovo tra le mura domestiche.

Ero tranquillo... ma solo. Certo, avevo i miei familiari ma sentivo il bisogno di dirlo a qualcuno... non per creare un dramma ma perché sapevo che dovevano esserne al corrente: la mia migliore amica, gli amici d'infanzia e la mia ragazza che vive oltre oceano.

Sostegno e sostegno... non ero più solo. Il pensiero del loro appoggio mi rendeva più forte, mi aiutava e mi confortava.

Non c'è cosa più bella che essere circondato dalle persone che si ama... la salute mentale è importante per vincere.

Ciò non significa che bisogna trascurare quella fisica.

Bere e mangiare... ma è questo un altro mio problema: sentire la necessità di nutrirmi, una necessità chiamata dallo stomaco ma non dalla gola.

Deglutisco e l'appetito svanisce, non soddisfando la mia fame.


Ecco dove sto vivendo al momento.

di: JRK

martedì 3 novembre 2020

Redazione aperta martedì 3 novembre via zoom

 

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